“Dove crescono le spine, fiorisce la bellezza”
Ti è mai capitato, durante una passeggiata autunnale nei boschi o lungo i crinali di un monte, di fermarti ad ammirare le bacche che punteggiano il paesaggio?
Quelle in grappoli di un arancio acceso, quelle di un viola profondo dai riflessi rubino, o quelle succulente bacche rosso scarlatto, nascoste tra spine ostinate che sembrano quasi voler mettere alla prova la tua pazienza per raccoglierle.
Quella pianta così affascinante quanto pungente è la Rosa Canina, una meraviglia della natura che incanta i nostri occhi e arricchisce i nostri palati per tutta la stagione autunnale e invernale.
Vediamo insieme le sue proprietà, qualche aneddoto che sicuramente troverai interessante e delle ottime ricette da leccarsi i baffi!
Indice
Etimologia del nome Rosa Canina
Origine e habitat della Rosa Canina
Descrizione botanica e storia della Rosa Canina
Proprietà fitoterapiche della Rosa Canina
Ricette con la Rosa Canina
Racconti sulla Rosa canina
Etimologia del nome Rosa Canina
La Rosa Canina è una di quelle piante il cui nome botanico, che indica il genere e la specie, coincide con il nome nel linguaggio comune. In alcune regioni italiane viene chiamata anche rosa selvatica, rosa delle siepi, rosa spina, rosella, rosa di macchia, roselline dei pruni e biancarosa.
Tuttavia l’appellativo canina pare abbia origini remote risalenti al tempo di Plinio il Vecchio: nel suo Naturalis Historia affermava, infatti, di aver guarito un soldato romano che mostrava evidenti sintomi della rabbia in seguito al morso di un cane, proprio grazie a un decotto di radici di rosa canina.
Da questa testimonianza, il medico e naturalista Carlo Linneo, vissuto nel ‘700, scelse per questa pianta il nome di Rosa Canina con cui la chiamiamo tutt’oggi.
Va detto, inoltre, che già nell’Antica Grecia si parlava di kunorodon, letteralmente rosa canina, probabilmente perché la forma delle spine della pianta ricordavano i denti dell’animale.
Origine e habitat della Rosa Canina
La rosa canina è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Rosaceae ed è un arbusto assai comune nel sottobosco e nei luoghi ruderali.
La si incontra spontaneamente lungo tutta la fascia che va dal Mediterraneo alla Scandinavia, in Asia centrale e occidentale, nelle isole Canarie e nell’Africa del Nord.
È stata, invece, introdotta in America, Nuova Zelanda e in Oceania, per poi diventare una specie alloctona molto diffusa.
Gli arbusteti crescono fino a 1900 metri di altitudine, prediligendo aree limitatamente aride, con terreno limoso e profondo.
Le piante di rosa canina che crescono sulle montagne del nostro Appennino hanno un ruolo fondamentale nella conservazione del suolo e contro l’erosione. Inoltre, sono una delle fonti primarie di sostentamento durante i mesi più rigidi di numerose specie di uccelli, mammiferi e insetti.
Descrizione botanica e storia della Rosa Canina
La pianta legnosa della rosa canina non supera generalmente i 3 metri di altezza e il suo fusto è pendente e arcuato, rivestito da foglie caduche, ovvero che cadono durante l’autunno, e da spine robuste.
I fiori, che nella loro semplicità costituiscono una meraviglia per gli occhi, fioriscono tra maggio e luglio e assumono le tonalità che variano dal bianco, al fucsia e al rosa pallido.
Sebbene non siano particolarmente profumati, da essi si sviluppano le bacche vermiglie che tutti conosciamo, dal gradevole sapore agrodolce (se utilizzate in preparazioni! Da crude prevale il sapore acidulo che non le rende particolarmente gustose ai palati più delicati).
I frutti di rosa canina sono carnosi, maturano in autunno e sono avvolti da sepali pelosi di un intenso rosso scarlatto, ma occorre fare una precisazione: quelli che chiamiamo comunemente bacche o frutti, in realtà sono dei “falsi frutti” e in gergo botanico vengono chiamati cinorrodi.
Quest’ultimi, grazie alla loro forma a coppa, contengono i cosiddetti acheni, i veri frutti della rosa canina, che sono di colore giallo o marrone.
La raccolta delle bacche di rosa canina è controllata e limitata, e tutt’oggi viene svolta con tecniche provenienti dal sapere contadino dei secoli passati.
Difatti, la rosa canina, era già apprezzata in tempi antichi per la sua efficacia nel rafforzare le difese dell’organismo contro infezioni e contro il comune raffreddore.
Gli Assiri e i Greci la usavano come tonico, mentre il medico e filosofo medievale Avicenna la riteneva efficace contro la tubercolosi.
Sempre nel Medioevo, era comunemente utilizzata in rimedi tradizionali per problemi alle vie respiratorie e i frutti venivano ampiamente utilizzati nelle preparazioni dolciarie.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, invece, la rosa canina ha avuto un ruolo cruciale nella fornitura di vitamina C ai bambini britannici, come sostituto degli agrumi che scarseggiavano.
Proprietà fitoterapiche della Rosa Canina
Come abbiamo visto, la tradizione contadina ci ha trasmesso l’utilizzo di questa pianta dalle caratteristiche fitoterapiche e nutrizionali davvero interessanti:
I frutti e le gemme di rosa canina data l’elevata presenza di vitamina C hanno proprietà immunostimolanti e antinfiammatorie. Non sorprende, infatti, sapere che viene impiegata principalmente negli integratori come supplementi di vitamina C, ma possiede anche altre qualità.
Per la presenza di tannini, la rosa canina viene considerata un buon rimedio naturale contro la diarrea e la droga (la parte della pianta che viene utilizzata per le sue proprietà) è considerata anche un discreto vaso protettore con una buona funzione antiossidante.
Anche in cosmesi, la rosa canina è una pianta ampiamente adoperata per la formulazione di acque profumate, creme anti-aging, pomate lenitive contro eritemi solari, maschere per il viso ad azione tonificante, levigante e astringente.
Inoltre, i semi di rosa canina sono impiegati per la realizzazione di antiparassitari, chi l’avrebbe mai detto!
Ma, passiamo ora, agli impieghi più gustosi 😜
Ricette con la Rosa Canina
Uno dei modi più semplici per integrare la rosa canina nella propria routine quotidiana è utilizzarla in forma di polvere o bacche essiccate.
Questi ingredienti, estremamente versatili, permettono di preparare deliziose tisane o tè caldi.
Partendo da una base di tè verde o tè nero, si può aggiungere la polvere di rosa canina o le bacche essiccate, arricchendo la bevanda con miele, succo di limone o un pizzico di zenzero fresco tritato. Lasciare in infusione per 4-5 minuti, filtrare e gustare una bevanda ricca di sapore e benefici!
Un altro modo, veramente gustoso, per assumere la rosa canina è un fresco e setoso smoothie. Un’idea originale per una colazione nutriente o una merenda sana e ricca di proprietà:
Basterà soltanto addizionare un cucchiaino di polvere di rosa canina alla frutta che più ti piace (di stagione!), alla bevanda vegetale o al latte che preferisci. Frulla il tutto e il gioco è fatto!
Ma passiamo a qualcosa di più solido da sgranocchiare!
Sempre grazie alla versatilità della polvere di rosa canina, è veramente semplice creare e rivisitare ricette facili e gustose, che con questo ingrediente segreto avranno una marcia in più!
Si possono preparare ottime ciambelle, plum cake, biscotti, con le farine e cereali che più ti aggradano. Agli impasti tradizionali puoi aggiungere miele, sciroppo d’acero, cioccolato, insomma, le combinazioni sono veramente infinite!
Puoi anche addentrarti nel magico mondo delle confetture, preparando un’ottima marmellata di rosa canina e utilizzarla come farcitura per crostate deliziose (qui trovi la ricetta per la marmellata di rosa canina), oppure come abbinamento gourmet a formaggi di vario genere.
E per qualcosa di più audace? Beh, il liquore di rosa canina, forte e morbido al tempo stesso, è la soluzione perfetta!
Hai visto quante ricette si possono preparare con la rosa canina? Ora ti basta soltanto scegliere da quale partire e sbizzarrire la tua fantasia!
Prima di salutarti, però, vogliamo raccontarti qualche aneddoto interessante che forse non sapevi…
Racconti sulla Rosa Canina
La rosa canina, essendo una pianta antichissima presente in territori anche molto lontani fra loro, ricopre un ruolo simbolico in diversi racconti e leggende:
- Leggenda dell’amore eterno
Un’antica leggenda narra che la rosa canina sia nata da una storia d’amore proibito. Una giovane fanciulla, innamorata di un cavaliere, era stata promessa in sposa a un uomo che non amava. Fuggì con il cavaliere nel bosco, ma vennero separati da una tempesta. La giovane si nascose tra i cespugli di rosa canina e, dopo giorni di attesa, morì di crepacuore. Si dice che da allora i fiori della rosa canina rappresentino la resistenza e l’amore eterno.
- La spina della determinazione
Si racconta che le spine della rosa canina siano simbolo della forza interiore. Secondo una credenza popolare europea, chi si punge accidentalmente con una sua spina riceverà un incoraggiamento a superare le avversità.
- Rosa dei santi
Nella tradizione cristiana, si narra che la rosa canina sia legata alla fuga in Egitto di Maria e Giuseppe. Per proteggere il piccolo Gesù dai soldati di Erode, un cespuglio di rosa canina si sarebbe trasformato in un impenetrabile rifugio spinoso.
- Pianta dei sogni
Nell’antichità, si credeva che dormire con un ramo di rosa canina sotto il cuscino potesse allontanare gli incubi e favorire sogni profetici.
Ora che conosciamo le storie, le proprietà e i metodi per utilizzare la rosa canina, passeggiando tra i boschi non potremo fare a meno di riconoscere questa pianta straordinaria.
I suoi cespugli, con le bacche vivaci e le spine robuste, ci ricorderanno la sua forza e generosità.
Fermiamoci un istante ad ammirarla, la rosa canina non è solo una pianta, ma un dono del bosco, pronto a farsi apprezzare in ogni suo aspetto!